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 Il   bue

                                    di

                  Vittorio Pavoncello

  

Personaggi

  

 LUCIA                moglie di  Giorgio, collezionista

 GIORGIO          marito di Lucia, collezionista

 

Scena I

 La porta di un bagno separa la scena in due. A destra del pubblico la camera da letto dove Giorgio passeggia  nervoso. A sinistra il bagno dove Lucia e' chiusa.

  

GIORGIO  in pigiama

Tesoro, ti prego devo uscire. Non posso andare via in questo stato.

Ho un appuntamento con  il ministro per una mostra sulla mia collezione

LUCIA

Quale collezione?

 GIORGIO 

La  pop-corn-art!

 LUCIA      

Vacci.

GIORGIO 

Ma non mi sono lavato. Esco ora dal letto. 

LUCIA      

Se l’arte puzza anche il collezionista lo deve. 

GIORGIO 

Ma che…  Apri! Che testaccia dura! Va bene, dammi solo due giorni… 

LUCIA      

No. 

GIORGIO 

Due giorni e lo tolgo dal salotto. 

LUCIA      

Adesso. O lui o io!

 GIORGIO 

Non essere cosi Kieerkegordiana! Aut –aut! O lui o io? Esci, invece dal bagno, baby.

 LUCIA      

E non chiamarmi baby con quell’aria da magnaccia texano!

 GIORGIO 

Si dice magnate texano. 

LUCIA      

Lo so, perfettamente. Sei tu, che non hai colto  l’allusione. 

Magari avessi letto veramente Kieergaard  invece di citarlo e basta.

Che somaro preso con la rete! Un po’ di buona cultura classica ti ci sarebbe voluta.

 GIORGIO 

Per rinchiudermi come te in un bagno senza volerne  uscire?

 LUCIA      

Già. Insieme alle chiavi della tua auto, le carte di credito, il cellulare e il palmare. Sei un uomo finito e tra le mie mani…

E io uscirò, solo quando quel cadavere sarà sparito. E visto, che i cadaveri non posso sparire da soli, sarai tu farlo.

 gridando E subito!

 GIORGIO

Ma sai che non posso.

 LUCIA      

Falso : non vuoi.

 GIORGIO

Ripeto non posso.

 LUCIA      

Finto. Come la promessa che non l'avresti  mai portato in casa. E poi puzza!

 GIORGIO

Lo laverò meglio.

 LUCIA      

Sei disgustoso come lui.  Ecco, finché tu continuerai a lavare lui in bagno tu non  entri.

 GIORGIO 

Ma anche tu non potrai uscire!  

LUCIA      

Però io non ho un appuntamento con il ministro.

 GIORGIO 

Lucia perché non vuoi capire? Devo prima trovare qualcuno che lo compri.

 LUCIA      

Si,  un altro idiota come e più di te.

 GIORGIO

Oh guarda, e' stato un affare. Sei tu che non apprezzi.

 LUCIA     

Apprezzo!? E’ quello che non prezzo perché non ha valore. Roba che se andavi in una qualunque macelleria lo pagavi non una  ma 1.000.000 volte di meno.

 GIORGIO

Lo vedi che non capisci niente. E' l'idea quella che fa crescere il prezzo.

 LUCIA      

Pensavo fosse la tua cretinaggine. Ma dico, come si può?!

GIORGIO

Si può.  

LUCIA      

Anche una denuncia all'ufficio d'igiene si può.

 GIORGIO

Non puoi aspettare un paio di giorni?

LUCIA      

Anche tu, li potrai aspettare senza lavarti. E puzzerai, proprio come un'animale. Più di quello che non puzzi già adesso.

Perché non vai ora dal tuo ministro con tutto il fetore che ti è rimasto attaccato dopo le purificazioni mattutine? 

 GIORGIO

Due giorni? Il tempo che si schiudano le larve…

 LUCIA     

No! Non voglio più vedere quel tronco di carne ammuffita pendere dal  salotto.

 GIORGIO

E tutti i soldi che ho speso?.

LUCIA      

E tutti quelli che spenderai per il divorzio? Per i  maltrattamenti morali, e per la casa che sfascerò se non lo porti via ?

Non li fai questi calcoli. Ma tanto a te la distruzione piace.

GIORGIO

E la rinascita!

 LUCIA      

 Di testa dovresti rinascere. Ma come si fa?! Come si fa dico io!  Guarda Giorgio, o porti via quel mostro o questa volta me ne vado sul serio.

 GIORGIO

No, questo non lo devi dire. Apri questa porta e parliamone da gente civile.

 LUCIA      

Civile tu? Uno che ama l’arte tribale rivisitata dal sadomasochismo e fetish contemporaneo?! Ma fammi il piacere! Con quella aria da new age con il conto in banca! No, no  e no. Sono stanca delle tue collezioni. Riportalo in galleria dove l'hai comprato.

 GIORGIO

L'ho acquistato… in galleria-macelleria.

 LUCIA      

E la macelleria è il suo posto. Ma tanto tempo fa però. Perché, a giudicare dalla puzza, ora solo al cimitero starebbe bene. Io mi chiedo, ma quanto devo averti amato per aver sopportato fino ad oggi le tue collezioni? Per non parlare dello sperpero economico. Arte contemporanea, puah! 

GIORGIO

Non sputare nel piatto in cui mangi.

 LUCIA      

Di magro. Sempre di magro con quella tua arte minimalista. Anche negli appetiti bisogna esserlo.

 GIORGIO 

Tutti capolavori! Sono stati tutti dei capolavori. Hai amato me e dei capolavori.

 LUCIA      

Vogliamo parlare dell’amore tra di noi?

 GIORGIO 

Oh, di quello potrei riempire un museo… 

LUCIA      

Di affetto concettuale. Lascia stare, meglio litigare di arte, almeno li abbiamo argomenti.

Ci fosse stata una sola delle tue opere che hai comprato che mi sia piaciuta. E questa, poi, le supera tutte.

 GIORGIO 

Infatti, le supera tutte. L'artista ha fecondato con il  suo seme il bue… (che ho saputo poi da una storica che da vivo era una vacca argentina). E da questa unione della carne morta, della natura morta e dall’ artista fecondante e  creativo, da questa unione mistica  le larve che nasceranno si metamorfizzeranno in  farfalle  e voleranno insieme all'essere…

 LUCIA      

lo scemo che sei diventato.

 GIORGIO 

Basta! Mi hai stancato!Bella collezionista che sei! Sei rimasta alla cappella Sistina e da allora l'arte per te non esiste più. L'hai fatta morire l'arte! L'hai ammazzata!

LUCIA      

Io l'ho ammazzata?! Tu porti un quarto di bue morto, assassinato, in casa, come fosse un'opera d’arte

e poi io ammazzo l'arte!?

 GIORGIO

Lo e'!  Il bue squartato di Rembrandt  é o non è un'opera d'arte?

 LUCIA      

Certo che lo e'! Solo che e' un olio su  tela, mica del grasso sul tappeto del  salotto.

 GIORGIO

Inutile. Tu non capisci e non capirai mai.

LUCIA      

Capisco benissimo invece. Quelle incisioni di Rembrandt, che io ho comprato, quelle si, che erano un affare.

E ci hanno fruttato una bella e lunga vacanza tropicale.

 GIORGIO

Comunque non posso toglierlo. 

LUCIA      

E perché di grazia?

 GIORGIO 

Devo aspettare almeno due giorni. Il tempo che le larve si schiudano,

 LUCIA      

Si schiuderanno le larve ma non la porta del bagno. 

GIORGIO 

Ma devo fotografare le larve. E poi, una volta che la trasformazione è avvenuta  cercare di rivenderlo

ad un altro collezionista. Ma solo fra due giorni  potrò.

 LUCIA      

E perché non venderlo subito a un altro collezionista che si fotografa lui la nascita delle larve?

 GIORGIO 

Se me ne disfacessi  ora significherebbe  che: o non sono io capace di intervenire fissando il momento delle larve (non rientrando più nella categoria dei collezionisti interattivi)  o che le larve non nasceranno più. Vale a dire che sono morte . E che io cerco di tirare un bidone a qualcuno? 

LUCIA      

Potrebbero anche non nascere?

 GIORGIO

Si.

 LUCIA 

avventandosi sulla porta Io ti ammazzo.

Giorgio tenendo la porta chiusa

 LUCIA      

Fammi uscire! Fammi uscire! Che voglio spaccarti quel tuo cervello e vederci uscire le farfalle!

 GIORGIO

No, ora te ne rimani chiusa  e stai buona!

 LUCIA      

E lo tieni nel mio salotto buono. Apri!

 GIORGIO

Chiudi!

 LUCIA      

Apri!

 GIORGIO

Chiudi!

 LUCIA      

Apri questa porta!

 GIORGIO

No.

 LUCIA      

Voglio comprartela io quella tua natura morta!

 GIORGIO

Cosa?!

 LUCIA      

Si. Voglio comprarla. Ora, subito. Fammi uscire e ti stacco un assegno.  Dimmi tu che cifra.

 GIORGIO

Davvero vuoi comprarla? E perché?

 LUCIA      

Ne ho  capito il significato.

 GIORGIO

E quanto sei disposta a pagare?

 LUCIA      

Dì tu il prezzo sono io che acquisto.

 GIORGIO

Questa casa. Il valore di questa casa.

 LUCIA      

Ma questa casa e' mia è intestata a me! E poi è una cifra spropositata.

 GIORGIO

Allora, l'altra, quella sfitta.

 LUCIA      

D'accordo! Fammi uscire, dammi la bestia e ti darò la casa.

 GIORGIO

E la bestia?

 LUCIA      

E' mia.

 GIORGIO

E  io?

 LUCIA      

Tu pure lo sei ma non sei più mio.Andrai nella nuova casa, che io in seguito ti venderò.

GIORGIO

E noi?

 LUCIA      

Tu alla nuova casa e io alla nuova bestia .

 GIORGIO

Quelle farfalle valgono miliardi.

 LUCIA      

La casa appena uno. Prendere o lasciare?

 GIORGIO

Le farfalle potrebbero morire...

 LUCIA      

Ma se nascono...

 GIORGIO

Non credo di fare un buon affare. Dunque, ricapitolando: dovrei lasciare te,  lasciare questa casa, lasciare il bue.. e prendere un miliardo che è il valore  della casa che tu mi cedi per il “bue squartato” d i Accattevelan?

 LUCIA      

Chi è questo?

 GIORGIO 

E’ l’artista  che ha creato l’opera.

LUCIA      

D’accordo. Io questa soluzione la vedo anche come una buonuscita amorevole. Ma tu puoi vederla come vuoi.

Oppure io esco, butto  fuori te e il tuo bue, e mi tengo tutte e due le case. E lo sai che non sto scherzando.

 GIORGIO

Mi stupisco di come tu possa essere diventata in cosi poco tempo un'abile  quanto senza scrupoli collezionista.

 LUCIA      

Che fai, allora la apri questa porta?

 GIORGIO

Certamente. Il bue e' tuo.

 LUCIA      

uscendo  Oh, finalmente!

 GIORGIO 

Fai solo attenzione che il fotografo accreditato per filmare la nascita delle larve è questo. le da un biglietto  

Dagli altri non ne ricaverai un soldo.

 LUCIA      

va al suo comodino tira fuori il libretto degli assegni. Lo compila e lo stacca  Peccato che tra di noi sia dovuta finire così. Ma io non sopporto più ne te ne le tue collezioni e poi gli affari sono affari. Questo e' il tuo assegno. Ora sparisci.

 GIORGIO

Ma..

 LUCIA      

Sparisci! Che devo lavare la bestia e fotografare le larve. Mi viene la nausea solo a pensarci. Dio mio, quest’arte comtemporanea solo di avvicinarci al ribrezzo è capace! Vai. Addio. Il bagno è tutto tuo.

 Lui entra in bagno .

 

Scena II

 Lucia entra  con mascherina antismog  si cosparge di profumi. Una telefonata.

        

GIORGIO

voce registrata  Ciao, un ultimo saluto.

 LUCIA      

Ce lo siamo  già dato. Non ti basta?

 GIORGIO 

Oh, si basta e avanza. Infatti, volevo dirti che dopo essere andato al ministero…

 LUCIA      

Che c’è hai perso la parola?

 GIORGIO 

Non mi chiedi come è andata?

 LUCIA      

No. E non m’interessa.

 GIORGIO 

Dopo essere stato al ministero sono passato alla tua banca…  

LUCIA      

Alla mia banca?

 GIORGIO

Si, alla tua banca e…

 LUCIA      

E? 

GIORGIO

L’assegno l’ho quindi riscosso.

LUCIA      

Non ti fidavi a versarlo sul tuo conto? Va bene.  Ora  sparisci.

GIORGIO

Solo un ultimo cosa…

LUCIA      

Avanti. 

GIORGIO

…Un consiglio..

LUCIA      

Non ho tempo per dartene  devo controllare le larve.

GIORGIO

No, io vorrei dartelo. E si  tratta proprio delle larve. Fai attenzione.

LUCIA      

Perché sono infette?

GIORGIO

No.            

LUCIA      

E allora ?

 GIORGIO

Quel  bue…

 LUCIA      

Si, quel mio meraviglioso bue.. Bestiale per quanto è bello.

 GIORGIO

Appunto, bestiale è tutto bestiale.

 LUCIA      

Che vuoi dire?

 GIORGIO

Voglio dire che quel bue è..  un falso!

 LUCIA      

Un falso?! Ma come è possibile?! Che dici? Parla! Su, parla!

 GIORGIO          

Si, è un falso. Un falso d’autore. Ma pur sempre un falso.

 LUCIA       

E quindi?

 GIORGIO 

E quindi : stammi bene! chiude

 LUCIA      

Ha chiuso! Un falso!? Che carogne!

 

                                                         Fine

Vittorio Pavoncello ©